PIEMONTE ZONA ROSSA E MERCATO IMMOBILIARE INDUSTRIALE

Devo essere sincero con te: da circa 20 gg il mio telefono non squilla più come prima.

La maggior parte delle chiamate che ricevo sono di altri colleghi che mi chiedono che percezione ho del momento che stiamo attraversando.

Loro si occupano di residenziale, le agenzie immobiliari sono rimaste aperte, ma i clienti annullano gli appuntamenti per PAURA.

Nel settore industriale è  tutto sospeso, non per il rischio di poter contrarre il virus, ma per il caos generato dai mass media e l’incapacità di gestire a 360° a livello locale e centrale la situazione che stiamo vivendo.

Si è in  attesa di nuove regole, probabili nuove restrizioni, improbabili o insufficienti ristori.

La gente è terrorizzata e si astiene dal compiere qualsiasi scelta importante di carattere economico dando il via ad un effetto domino che coinvolge tutte le PMI del territorio.

E’ una situazione diversa però rispetto a quella di marzo: durante il primo lockdown le richieste di appuntamenti per visionare capannoni, magazzini e laboratori  avevano mantenuto un certo trend e dal 4 maggio mi sono ritrovato a concentrare gli appuntamenti di 2 mesi.

Il mercato, incredibilmente, aveva mantenuto i prezzi pre-covid e  stavano aumentando le richieste di acquisto.

Questa seconda ondata è arrivata in maniera imprevista, dopo un’estate in cui avevamo tirato un sospiro di sollievo.

Non ho la sfera di cristallo, ma nei prossimi mesi credo che lo scenario potrebbe cambiare:

diminuzione dei prezzi di mercato;

difficoltà nell’ottenere leasing;

chiusura di diverse attività

Esiste però una nota positiva: le richieste che arrivano in questo periodo sono di potenziali clienti realmente interessati all’acquisto.

In un paio di articoli precedenti ho accennato che, come durante ogni crisi, c’è chi non riesce a fare fronte alle difficoltà e chi invece ne trae benefici.

La logistica, le società di ITC (tecnologie dell’informazione e della comunicazione), le aziende alimentari e sanitarie hanno visto un incremento vertiginoso del loro fatturato e le loro esigenze sono variate.

Ecco allora la necessità di ricercare spazi più adeguati senza trascurare il tipo di investimento.

Le società di leasing, contemporaneamente, stanno facendo fronte

– ai duri colpi dovuti alla sospensione dei piani di rimborso come da Decreto Cura Italia

– alla flessione del trend della clientela

Tutto ciò avrà ripercussioni anche sul mercato immobiliare industriale.

“Gianluca, allora mi stai dicendo che o svaluto il mio immobile oppure dovrò aspettare tempi migliori per vendere continuando a sostenerne le spese?”

No, ma così come non ho la sfera di cristallo, ahimè, non sono stato munito nemmeno di bacchetta magica: non esistono strategie diverse da quelle che ho sempre proposto, ma esiste un modo per vendere oggi, senza dover aspettare che i prezzi crollino vertiginosamente.

C’è bisogno di cambiare prospettiva: un buon agente immobiliare deve essere prima di tutto un consulente che possa “confezionare” come un sarto la giusta strategia da adottare per la vendita dell’immobile e tu devi fidarti di lui!

Ho creato per questo una piccola guida in cui sintetizzo l’iter della compravendita di un capannone.

Ti arriverà direttamente a casa, potrai leggerlo e decidere se fissare un appuntamento per una consulenza gratuita.

Ti basterà richiederla inviando una mail all’indirizzo di posta info@studioimmobiliarebeca.it.

A presto.

Gianluca Capuano

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